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venerdì 5 ottobre 2012

IL TOPOLINO CUBANO E L'ELEFANTE AMERICANO

La dissidente cubana Yoani Sanchez è in arresto. Insieme a lei suo marito, il giornalista Reinaldo Escobar,  e un gruppo di altri attivisti. Costoro si stavano recando a Bayamo, al processo istruito contro Angel Carromero, esponente politico spagnolo accusato di omicidio colposo dell'oppositore cubano Paya.
L'ottimo lavoro della polizia cubana , orgoglio del governo castrista, simbolo nel mondo libero di fedeltà alla Patria ,sempre pronta a sgominare le "bande yankee"  sul territorio della piccola isola caraibica, ha impedito a questi quattro cialtroni 'indollarati', di inscenare uno show per il popolo-zombie d'Occidente.
Mentre il fantomatico 'Governo Italiano' dà "disposizioni di compiere gli opportuni passi a Bruxelles affinché l'Unione Europea innalzi il suo livello di attenzione e valuti eventuali iniziative nel quadro dell'azione condotta in tema di rispetto dei diritti umani a Cuba" ; a noi non rimane altro che alzare i calici verso il cielo e brindare a Cuba e ai suoi eroi , umettando così le nostre gole secche e riscaldando i nostri gelidi cuori di uomini oppressi.
AGGIORNAMENTO
Come volevasi dimostrare, quello che ha visto vittima la 'povera' Yoani Sanchez e i suoi compagni di merende, non è stato altro che un banalissimo fermo di polizia di 30 ore. Nulla inconfronto alla custodia cautelare imperante in Italia. Nessuna perquisione e nessun carcere per lei: le poliziotte che l'hanno avuta "in consegna" non sono riuscite a spogliarla per la perquisizione e la signora blogger ha trascorso un giorno e mezzo in una struttura del Ministero dell'Interno.
Il twittare delle cornacchie può continuare. Senza offesa per le povere bestiole...

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