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domenica 25 settembre 2011

LIBRO E MOSCHETTO




Il titolo trae in inganno. Trae in inganno quegli uomini di destra, i cosiddetti “reduci del reducismo” , l'espressione umana più effimera di un tempo morto e sepolto alla benemeglio a cui, non è mai stata data degna sepoltura. Immaginiamo il loro sorriso compiaciuto, a rigonfiar il petto , quando i loro occhi si sono posati su questo titolo. No, non ci rivolgiamo a loro in quanto 'camerati' ma ci rivolgiamo a loro in quanto cittadini di una Patria alla ricerca disperata dei suoi figli .
Mentre lasciamo che lo stupore se ne impossessi , volgiamo ora la nostra parola a coloro i quali, trovatisi un titolo che ricorda l' odiato motto mussoliniano , sbarrano gli occhi e , increduli, stanno per chiudere questo misero blog.
Fermi. Non lasciate che l'ipocrisia scolastica intra-sistematica , prenda il sopravvento, riflettete : non c'è rivoluzione che non punti all'istruzione di ogni classe sociale e alla sua formazione “militare” . Concetto superiore,che sfugge alla paternità di qualsiasi idioma politico. Russia, Italia, Germania, Cina e Cuba ne hanno fatto la loro bandiera. Solo chi, come Stati uniti e Inghilterra, hanno al potere una cricca di delinquenti mondialisti, può volere la fine di tale concetto , cercando di distruggerlo dall'interno , prima e , in seguito, attraverso una guerra vigliacca e infame preannunciata da “sanzioni democratiche”.
La visione globale della Storia non dà che una risposta : il cittadino perfetto è colui il quale detiene nella mano sinistra il libro e nell'altra, il moschetto.
Non vi è stata rivoluzione culturale che non abbia avuto bisogno di essere difesa con le armi .
E quanto è deprecabile la cieca violenza fine a sé stessa? Così non è se la violenza è un utile mezzo di riequilibrio sociale , di riassetto .
Alla fine del secondo conflitto mondiale, la plutocrazia internazionale pensò bene di scindere questi due elementi fondamentali per noi cittadini.
A sinistra ci siamo trovate le battaglie sociali appartenute al Fascismo (come ad esempio la lotta alla mafia, la tutela del lavoratore...) e a destra, il bieco squadrismo anticomunista. Da un lato il “libro” e dall'altro il “moschetto”, appunto. Scissi, i due elementi, hanno portato alle tragiche conseguenze che noi tutti sappiamo e vediamo ancora oggi .
Tocca a noi ricongiungerli e dare vita ad una nuova azione politica., prorompente e inarrestabile.
In una società dove nani e ballerine fanno delle loro scorribande notturne notizie da prima pagina, la protesta deve divenire uragano. Una forza di idee in sinergia e di cittadini uniti sotto un'unica bandiera , culturalmente preparati , può spazzare via il marciume che ci circonda e potremo così scrivere sul bianco del tricolore, la parola ONORE.