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lunedì 24 dicembre 2012

ASSASSINI








Uomini delle Forze armate di Stato che difendono interessi privati.
Questo , in sintesi, sono i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone .
Non sono certo gli unici, si tratta di decine e decine di uomini delle FF.AA che prestano un servizio 'privato' atto a sorvegliare navi che battono, per comodità , bandiera italiana ma che trasportano guadagno per le multinazionali, spesso, del Crimine organizzato.
Gli indignati italiani e 'naturalizzati' come Magda Cristiano Allam che, per mesi, hanno solidarizzato con due assassini in mimetica, hanno collaborato , chi consapevolmente e chi no, a lastricare e quindi a seppellire la Verità per preparare il loro rientro in Italia con una cerimonia istituzionale: “i due sottufficiali del Reggimento San Marco sono stati accolti all'aeroporto di Ciampino dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Luigi Binelli, dal ministro degli Esteri Giulio Terzi, e della Difesa Giampaolo Di Paola” si legge su uno dei maggiori quotidiani nazionali.
Il lavorio di dieci mesi ha dato i suoi succulenti frutti. Difatti, l'ex Ministro Ignazio La Russa ha , da subito, strumentalizzato il caso e ha dato il via libera per il loro accesso al Parlamento attraverso il suo neo partito “Fratelli d'Italia - Centrodestra nazionale”:
“Sono pronto a lasciare i migliori posti in lista ai due marò, che devono rientrare e restare in Italia, per svolgere un ruolo in parlamento”.
Una difesa strenua e indecorosa per due ,al momento presunti , assassini.
Nessuna indignazione s'è levata invece per il declino della sovranità nazionale.
Quando accadde l'irreparabile , chi decise il rientro nel porto di Kochi?
Il governo italiano? No.
Ad ordinare al comandante della nave, Umberto Vitelli, quando già si trovava in acque internazionali, di tornare a Kochi in India è stato l’armatore Luigi D’Amato o un suo vicario:
“Fate come dicono loro, tornate a Kochi“.
Una decisione 'privata' che avrà conseguenze diplomatiche internazionali di grande rilievo.
Nel baccano popolare si è riusciti a seppellire, nel più completo disinteresse, due lavoratori indiani, colpevoli di svolgere il loro umile lavoro vicino alla tratta delle petroliere europee.
Che triste destino per loro. Uccisi, una prima volta, perché scambiati per pirati. Uccisi, una seconda, perché appartenenti alla classe proletaria indiana.
Chi ci legge sa come il nostro animo antispecista dissente dalla pesca , come da altre forme di speculazione su esseri senzienti non umani ma, in questo caso, è l'appartenenza di classe che più ci preme mettere in risalto.
Rendiamo onore allo Stato dell'India che , perlomeno fino a questo punto, non si è lasciato intimorire e non ha ceduto a pressioni internazionali per 'difendere' la morte di due suoi cittadini. Due lavoratori, autentici servitori del Popolo.


Breve inciso: la pesca è una fonte economica non indifferente per uno Stato e, solo attraverso una radicale forma di cambiamento dal basso , può cessare la sua esistenza ma non è questo il luogo e il tempo per un'analisi antispecista del problema.
Bisogna considerare anche il fatto che nemmeno in Italia siamo riusciti a bandiere questa inutile pratica millenaria. Inoltre, occorrerebbero maggiori dati e una collaborazione con gruppi indiani per poter sviluppare un'alternativa alla pesca in India.



giovedì 20 dicembre 2012

ALLO SPECCHIO



Mancano poche decadi al 27 gennaio 2013 e, infaticabilmente, la macchina propagandistica sionista 
si muove impudente sul territorio italiano.
L'angoscia e l'ira provate durante i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza a novembre, che hanno causato 191 morti e circa 1500 feriti ( tra le 191 vittime 48 sono bambini, di cui 16 con meno di cinque anni, 12 donne e 20 anziani. Tra i 1492 feriti, i bambini sono 533, di cui 195 con meno di cinque anni, 254 le donne e 103 gli anziani) appaiono dimenticate , come se nulla fosse accaduto , per lasciare spazio ai preparativi in vista della Giornata della Memoria.
Miseria umana quella che attanaglia la storia d'Europa e indissolubilmente , la storia di Palestina.
Eppure , qui non si tratta di abbeverarsi alla fontana del sapere, esclusivamente accessibile ai 'liberi pensatori'. No, si tratta solo di ricordare. Rammentare non “i ricordi di taluni sopravvissuti” ma le crude scene di sangue di poche settimane fa.
Come può , l'Uomo europeo, dimenticare in così poco tempo , la crudeltà perpetrata in nome del Dio Denaro?
Celato dietro a questo conflitto, crediamo, che ci sia una entità più terrena che sovrannaturale,come vogliono farci credere.
E' riduttivo, se non infantile, credere come un Popolo possa affogare la sua quotidianità nell'odio esclusivamente per rispondere ad una sua 'esigenza' di fede.
Il ritorno alla Terra promessa , prima d' avere un profondo significato storico-religioso, l'ha economico .
Gli insediamenti, ad esempio, creano un ingente flusso di denaro dall'estero e lavoro dal nulla . Senza contare l'accessibilità  alle materie prime , forma di sostentamento per il futuro di un Popolo sovrano.
La firma di Dio, a questa truculenta opera, è semplicemente un alibi. La prepotenza dell'economia nelle vite umane ha, da sempre , dettato le agende politiche delle nazioni:
“Certo che senza banchieri non si fa la guerra. Quando -or sono molti anni- parve che uno di questi sanguinosi conflitti dovesse scoppiare, Madama Rothschild interrogata, poté rispondere che nulla sarebbe avvenuto semplicemente perché il marito non prestava denaro”, scriveva il 29 giugno 1903, Benito Mussolini su 'Il Proletario'.
Mussolini non era certo un indovino errante . Benito Mussolini, come molti del suo tempo, aveva ben chiaro cosa fosse l'economia, la politica, la religione e la società: sapeva scindere o vedere nel suo complesso tutti questi 'fenomeni' creati dall'Uomo per assoggettare altri uomini e esseri senzienti.
Se , invece, di religione si vuole parlare, allora che si dica per sempre che esistano due sole religioni a questo mondo: quella del Sangue e quella dell'Oro!
Il pervertimento della società , risultato dello sfacelo della classe operaia , è da ricondurre alla resa incondizionata della classe stessa alla religione dell'Oro: il lontano e irraggiungibile tintinnare di monete ha inginocchiato la morale operaia , piegandola quasi definitivamente al Vitello d'oro, da cui mai trarrà nessun vantaggio reale.
***
Natura ignavia o studiato calcolo quel che spinge la classe lavoratrice a non reagire?
La nostra convinzione risiede nel credere che è nella loro sintesi la risposta: temere di voltare le spalle al Potere usurpatore per un qualcosa di incerto.
'Meglio una sicura schiavitù che una bramata Libertà' è inciso nei cuori degli uomini d'oggi.
Dove sono finiti i corteggiatori dell'amata Libertà, lo spirito di quegli uomini che hanno scritto col sangue la Storia d'Italia e d'Europa?
Senza darsi pace, i loro spiriti aleggiano per le strade secolari della nostra Patria , non trovando cuori disposti ad accoglierli.
La mancanza di elasticità di elaborazione di pensiero della classe operaia ha fatto sì che essa finisse consapevolmente schiava dell'Alta Finanza. E il risultato è l'assenza totale di circoli operai apartitici nelle città.
La conformistica adesione di partito frastaglia il sentimento di classe che, in modo naturale, lega l'uno all'altro. Frapposizioni create ad hoc che, insieme alla frivolezza del vivere quotidiano, prodigalmente aprono le porte alla corruzione morale e alla cecità politica.
E' tempo di ergersi uniti sopra le fitte nebbie della società , combattere la disinformazione imperante e fare garrire al vento le nuove bandiere proletarie , per demolire definitivamente il potere plutocratico che attanaglia le nostre vite , soffocandole.
E non possiamo esimerci dal fare noi il primo passo, ricordando tutte le vittime del regime sionista d'Occidente proprio il 27 gennaio, data ufficiale della sua genesi: così facendo, il mattino seguente, riflesso nello specchio, apparirà il vero volto dell'Uomo.



domenica 16 dicembre 2012

A CHI IL VOTO?







Parlare di 'visione parlamentare' è difficoltoso.
L'inabissamento della politica nostrana è sotto gli occhi di tutti. Non certo per gli scandali che ogni giorno, quotidiani e tv, ci regalano nelle ore di pausa. No, non sono certo i cioccolatini o la sega circolare acquistati coi soldi pubblici a scandalizzarci. Questi , non sono altro che il segnale di una demenza senile precoce dei nostri politici 'meno vecchiotti'.
Il 'magna magna' c'è sempre stato: dalle disgrazie dovute alle calamità naturali alle notti brave nella Milano da bere. Solo che prima, si faceva un po' meno rumore. Sapete, i tribunali erano meno talk show e più bisca. C'era , come si può dire , meno ipocrisia. Oggi sono pronti ad avere le pagine dei giornali , i magistrati, poco importa se le pene inflitte risultino ridicole paragonate ai reati commessi. L'importante è il titolone sul quotidiano nazionale, in combutta con l'amichetto giornalista .
Quello che cattura la nostra attenzione , invece, siete voi (e)lettori.
Voi, in fila fuori dai seggi per le primarie del Pd. Voi, pronti a recarvi fuori dai seggi, per le primarie del Pdl. Voi, pensierosi per il voto di febbraio.
Se la classe politica sembra prendere , ogni giorno di più, residenza in un ospedale psichiatrico, cosa dobbiamo dire di voi , onesti cittadini smemorati?
Come potete dimenticare la povertà e il “terrore della fine del mese” che serpeggia lungo la penisola?
Qui non ci soffermiamo sul Pd+L diviso Udc per Lega. Non siamo dei gran matematici. Preferiamo definirci pragmatici , semmai: il vostro voto datelo solo a chi, in caso naufragio, affonderà con voi. 
Sempre e comunque.
Comprenderete, senza alcuno stupore, come il Capitano Schettino sia divenuto il triste emblema dell' establishment al potere .

lunedì 10 dicembre 2012

L'ANTIDOTO


"Capisco le reazioni dei mercati ma non devono essere drammatizzate". Lo ha detto Mario Monti, in una breve dichiarazione a Oslo ripresa da SkyTg24. "Sono molto fiducioso che le elezioni italiane, quando si svolgeranno, daranno spazio a qualunque coalizione, o governo, che sarà ampiamente responsabile, orientata all'Europa e in linea con l'enorme sforzo perseguito dall'Italia recentemente con riforme strutturali".
Il presidente del Consiglio ha sottolineato: "Vorrei ricordare ai mercati che il governo attuale è pienamente in carica e non ha lasciato, rimarrà fino all'arrivo di un nuovo governo".
"Stiamo molto, molto attenti nel continuare il lavoro di costruzione dell'Unione ad affrontare a viso aperto quei nazionalismi che sono di facile diffusione nei momenti di difficoltà economica e di occupazione giovanile ma che farebbero il male dei nostri Paesi e del tentativo di costuire un'Europa sempre piu' armonica", ha poi detto Monti.
"In questo anno difficile in cui abbiamo dovuto, muovendo da una situazione abbastanza precaria dal punto di vista finanziario, chiedere ai cittadini sacrifici cercando di ripartirli nel modo più equo possibile, ci siamo sforzati di non dire mai in Parlamento o ai cittadini che questi sforzi vi sono richiesti perché l'Unione europea li esige", ha ancora detto il presidente del Consiglio.

L'odierna dichiarazione di Mario Monti lascia l'amaro in bocca.
Se un uomo della Plutocrazia 'prescrive oralmente' l'antidoto al cancro d'Europa , può significare solo una cosa:  i popoli del continente sono completamente nelle loro mani.