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lunedì 28 gennaio 2013

PERICOLOSO PASSATEMPO







“Guerra coloniale quella della Francia? No,è l'Africa che chiede aiuto, dicendoci (e noi lo sappiamo benissimo) che lo strumento militare non risolve”.
Ad affermarlo, con l'aria di chi la sa lunga d'ipocrisia, è il ministro senza portafoglio per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione, Andrea Riccardi.
Arcinota figura di spicco del pacifismo italico , insignito nel 2004 del “Premio Balzan per l'umanità, la pace e la fratellanza fra i popoli” , costui è un uomo lungimirante , che guarda al futuro con sprezzante senso affaristico.
Le righe qui pubblicate non sono atte ad offendere la sua persona che, per carità divina, potrebbe essere senza macchia, i nostri ruggiti sono rivolti al suo essere “operaio del Popolo” in quanto ministro di un Governo.
Ora, disquisire su come questo Governo si sia insediato è superfluo e deviante ai fini della nostra requisitoria . Se , oggi, parlare di Colpo di Stato è vietato, per i nostri nipoti sarà più semplice discuterne .
Tornando al nostro Riccardi, rivolgiamo al suo 'essere ministro' , gli interrogativi che la gente comune , raggiunta la coscienza di 'essere cittadinanza', dovrebbe porgli:
Sa, ministro Riccardi, il rischio che corre la popolazione italiana ogni qualvolta che la nostra nazione partecipa ad una guerra di aggressione ?
Chi sarà chiamato a rispondere moralmente per eventuali attacchi terroristici portati a termine da 'veri' gruppi armati stranieri ?
Quando la popolazione civile, allarmata dal reclamizzato 'terrore islamico' e vittima di attacchi terroristici indiscriminati, darà inizio alla “caccia dei figli di Maometto”, le prigioni diverranno le dimore anche dei paramilitari da voi armati ideologicamente?
Non scuota la testa, signor Ministro, non creda che questa sia distopìa provinciale , di chi non conosce i corridoi del Potere e che si illude di fomentare la paura per trarne gloria personale:
la vostra fortezza poggia le fondamenta su milioni di corpi e ne necessita di continuo per poter reggere il peso della vostra politica genocida e giudaica. Questo è il segreto -di Pulcinella- che vi permette di rimanere al sicuro .
La ricostruzione d'un Paese distrutto è puro profitto privato atto a depredare quei pochi sopravvissuti e a 'cementificare' il suo territorio .
Dopo il bastone, quindi, arriva la carota. Figura allegorica questa che calza attillata alle Ong, organizzazioni paramalavitose pronte ad invadere i territori che i loro colleghi in mimetica, hanno raso al suolo consacrando la Morte come unica Dea indiscussa del quotidiano vivere.
Si profila all'orizzonte un nuovo appalto - fresco d'accordo tra Italia e Francia - per Riccardi e il suo entourage .
La conferma giunge proprio da lui, rappresentante a tempo perso del Popolo d'Italia, quando afferma :
“Noi ci prepariamo a un profondo lavoro di sostegno umanitario alle popolazioni, e di composizione politica di un quadro intricatissimo”.
Come si suol dire : non tutto il Malì vien per nuocere...



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