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martedì 22 maggio 2012

IMMUNITA' ATLANTICA



La miseria umana nella quale vegeta la politica italiana non conosce fine e continua senza sosta ad inabissare l'intera penisola sui fondali della Storia, senza che nessuno provi a invertire questa nefasta rotta.
La vergognosa epoca in cui viviamo , permette all'Italia plutocratica di riconoscere un gruppo terroristico ed eversivo come il Cns di Bourhan Ghalioun nel più completo disinteresse della popolazione.
E' di pochi giorni fa la notizia del ricevimento a Roma, da parte del ministro degli Esteri italiano, del presidente del Consiglio nazionale siriano, Bourhan Ghalioun.
Costui è oramai disconosciuto persino dalla maggior parte dei comitati locali siriani d'opposizione a causa del suo essere “ostaggio della Fratellanza Musulmana” tuttavia, in Italia, riceve gli onori riservati ai capi di Stato stranieri.
Non ci sono dubbi che l'incontro avvenuto a Roma non è stato altro che un incontro a fini commerciali tra due cittadini comuni , assurti “autonomamente” a rappresentanti di Popolo ma che, in realtà, non rappresentano altro che gli interessi di società private pronte ad investire nella Siria post Assad.
Un paese come l'Italia che si definisce civile, può accogliere un criminale come Bourhan Ghalioun esclusivamente per intraprendere un processo internazionale per crimini contro l'umanità.
La scia di sangue che questo “uomo” lascia dietro di sé ha però il riflesso del Potere Atlantico e la sua immunità è data dal suo servilismo verso i padroni sion-americani , 'qualità' che lo pone al di sopra della legge , eleggendolo paladino della libertà ; libertà per i plutocrati , s'intende, di aprire nuovi mercati in una terra dove la sovranità di un Popolo sta resistendo da più di 14 mesi da attacchi infami interni ed esterni.
Dovremmo quindi concludere che la democratica Italia è veramente così miope dinanzi al sanguinario terrorismo da posare lo sguardo altrove senza protestare ?
Sì, se esso indossa il cilindro a stelle e strisce di zio Sam , un po' meno se esso riveste i panni del proletariato affamato di giustizia sociale.
Se le strade di Roma, difatti, si sono viste orfane di proteste, quelle di Genova erano gremite da migliaia di persone scese in piazza per dire “No al terrorismo” , una reazione civile voluta dai sindacati, dai partiti e da Confindustria a dieci giorni dall'attentato all'Ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
Una sfilata d'alta moda della società civile .
Sigle che da sempre sono in guerra per la supremazia sul Popolo ora sono strette sotto lo stesso ombrello , al riparo dalla rabbia proletaria che vede in loro, il cancro da estirpare.
L'attentato a Roberto Adinolfi ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come i sindacati , i partiti e gli industriali siano organi interni della mignatta che sta , inesorabilmente, togliendo ogni speranza di vita alla nostra Patria.
Il silenzio regnante nelle strade di Roma e il chiasso di Genova sono il sintomo di una coscienza popolare andata perduta , sostituita da una fiducia di comodo per le Istituzioni che porterà il Paese alla distruzione totale della libertà del singolo individuo, in cambio di un rassicurante funerale.
Ma il cuore della coscienza continua a battere e il suo battito risveglierà gli animi assopiti degli italiani, donandogli la gioia di vivere e di lottare per un mondo migliore, dove, ad esempio, l'unica accoglienza riservata a Bourhan Ghalioun sarà in un carcere di massima sicurezza .

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