La miseria umana nella quale vegeta la
politica italiana non conosce fine e continua senza sosta ad
inabissare l'intera penisola sui fondali della Storia, senza che
nessuno provi a invertire questa nefasta rotta.
La vergognosa epoca in cui viviamo
, permette all'Italia plutocratica di riconoscere un
gruppo terroristico ed eversivo come il Cns di Bourhan Ghalioun nel
più completo disinteresse della popolazione.
E' di pochi giorni fa la notizia del
ricevimento a Roma, da parte del ministro degli Esteri italiano,
del presidente del Consiglio nazionale siriano, Bourhan Ghalioun.
Costui è oramai disconosciuto persino
dalla maggior parte dei comitati locali siriani d'opposizione a causa
del suo essere “ostaggio della Fratellanza Musulmana” tuttavia,
in Italia, riceve gli onori riservati ai capi di Stato stranieri.
Non ci sono dubbi che l'incontro
avvenuto a Roma non è stato altro che un incontro a fini commerciali
tra due cittadini comuni , assurti “autonomamente” a
rappresentanti di Popolo ma che, in realtà, non rappresentano altro
che gli interessi di società private pronte ad investire nella
Siria post Assad.
Un paese come l'Italia che si definisce
civile, può accogliere un criminale come Bourhan Ghalioun
esclusivamente per intraprendere un processo internazionale per
crimini contro l'umanità.
La scia di sangue che questo “uomo”
lascia dietro di sé ha però il riflesso del Potere Atlantico e la
sua immunità è data dal suo servilismo verso i padroni
sion-americani , 'qualità' che lo pone al di sopra della legge ,
eleggendolo paladino della libertà ; libertà per i plutocrati ,
s'intende, di aprire nuovi mercati in una terra dove la sovranità
di un Popolo sta resistendo da più di 14 mesi da attacchi infami
interni ed esterni.
Dovremmo quindi concludere che la
democratica Italia è veramente così miope dinanzi al sanguinario
terrorismo da posare lo sguardo altrove senza protestare ?
Sì, se esso indossa il cilindro a
stelle e strisce di zio Sam , un po' meno se esso riveste i panni del
proletariato affamato di giustizia sociale.
Se le strade di Roma, difatti, si sono
viste orfane di proteste, quelle di Genova erano gremite da migliaia
di persone scese in piazza per dire “No al terrorismo” , una
reazione civile voluta dai sindacati, dai partiti e da Confindustria
a dieci giorni dall'attentato all'Ad di Ansaldo Nucleare, Roberto
Adinolfi.
Una sfilata d'alta moda della società
civile .
Sigle che da sempre sono in guerra per
la supremazia sul Popolo ora sono strette sotto lo stesso ombrello ,
al riparo dalla rabbia proletaria che vede in loro, il cancro da
estirpare.
L'attentato a Roberto Adinolfi ha
dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, di come i sindacati , i
partiti e gli industriali siano organi interni della mignatta che sta
, inesorabilmente, togliendo ogni speranza di vita alla nostra
Patria.
Il silenzio regnante nelle strade di
Roma e il chiasso di Genova sono il sintomo di una coscienza popolare
andata perduta , sostituita da una fiducia di comodo per le
Istituzioni che porterà il Paese alla distruzione totale della
libertà del singolo individuo, in cambio di un rassicurante
funerale.
Ma il cuore della coscienza continua a
battere e il suo battito risveglierà gli animi assopiti degli
italiani, donandogli la gioia di vivere e di lottare per un mondo
migliore, dove, ad esempio, l'unica accoglienza riservata a Bourhan
Ghalioun sarà in un carcere di massima sicurezza .
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