giovedì 23 febbraio 2012
ISTERISMO DI UN NANO
Il prestanome francese dell'Imperialismo , Nicolas Sarkozy, dinanzi alla perdita di due cortigiani , Marie Colvin e Rèmi Ochlik, annuncia che il regime di Assad deve andarsene. La morte di Colvin e Ochlik dà così il pretesto alla plutocrazia internazionale, di potersi insidiare in terra siriana, sovvertendo la sovranità di un Popolo che dà mesi vede la sua libertà colpita da vigliacchi 'interni' e dalla propaganda infame occidentale.
La metastasi siriana del vorace Occidente ha un nome: l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) con sede, casualmente, a Londra.
E' lei l'unica fonte ufficiale , l' “Occhio” detentore della verità. Attraverso la sua retina, filtra la “Realtà” dettata dai palazzi del Potere (con sede a Londra, Roma, Parigi, New York, HaKirya...) da un gruppo di terroristi in doppio petto, legittimati ad uccidere intere popolazioni sparse nel mondo, da un'opinione pubblica in stato comatoso , “educatamente” in silenzio, in attesa dell' ultimo respiro.
Mentre nei bassi ranghi della società regna l'individualismo consumista , nell'alta società è la sete di nuovi mercati a dettare l'agenda politica, spingendo le truppe di mercenari a uccidere senza sosta, ove i padroni lo richiedono, ove il guadagno lo ordina.
E' maturato il tempo, per il Popolo italiano ed europeo, di reagire all'isterismo di questo o di quel capo di governo, complessato dal denaro , dal potere, dalla fama o dalla statura .
Diviene imperativo per tutti noi, aiutare Sarkozy a dimenticare una maledetta canzone del 1971, che tanto lo assilla e lo rende irascibile, portandolo ad accettare il ruolo “ad interim” di spietato guerrafondaio in Francia e che, probabilmente , lo ha spinto a sposare una donna della stessa nazionalità dell'autore .
Forse basterebbe far ascoltare a Nicolas le urla e le risate di bambini libici, siriani , palestinesi e iraniani mescolate a quelle dei suoi figli , di quando erano piccoli .
Potrebbe così dimenticare l'odioso motivetto che tanti problemi gli ha creato (e ci sta creando)e comprendere come l'infanzia sia uguale ovunque, un diritto sacrosanto per tutti i bimbi del pianeta .
Nel frattempo, Nicolas cammina con fare nervoso lungo i corridoi dell'Eliseo, canticchiando l'odiosa canzoncina sotto voce:
“...Passano gli anni i mesi, e se li conti anche i minuti.
E' triste ritrovarsi adulti senza essere cresciuti,
la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo,
fino a dire che un nano e' una carogna di sicuro,
perché ha il cuore troppo troppo vicino al buco del culo...”.
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