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venerdì 20 aprile 2012

NESSUN COMPROMESSO


Si prova disgusto per la campagna pubblicitaria lanciata, in questi giorni , dalla fondazione americana Foundation for Biomedical Research . Sui loro cartelloni pubblicitari, sparsi negli Stati uniti, troviamo una bambina e un topo bianco con il nefasto interrogativo: “Chi vorresti vedere vivo?”. (1)
Ad un primo impatto può sembrare 'solo' un'azione di propaganda a favore della vivisezione :
attraverso gli esperimenti sui topi, ci dicono, possono ottenere risultati positivi per la cura di diverse malattie , malattie che possono colpire anche nostra figlia .
Senza dibattere la liceità di utilizzare una bambina per una campagna pretestuosa e antiscientifica , dobbiamo soffermarci sulla subdola trappola voluta dalla Foundation for Biomedical Research :
portare allo scontro chi è a favore e chi è contro alla vivisezione, spingendo questi ultimi a proporre l'Uomo come l'unico vero modello da assurgere a 'cavia'.
L'ineludibile deriva della lotta contro la vivisezione rappresenta quindi, la drammatica soggezione di diverse associazioni 'animaliste' dinanzi allo strapotere delle multinazionali .
E i primi focolai di guerra illuminano i nostri volti avvolti dal buio di un'epoca senza storia , da un tempo segnato dal battere sonante della diabolica moneta .
L'inserimento, tra le proposte alternative, di test sugli organi umani o , addirittura, sui “morti cerebrali” è stupida incoscienza e dà vita ad un estenuante e serrato contrasto tra le diverse correnti di pensiero .
Essere antispecisti significa credere nel sacrosanto diritto alla vita di tutti gli esseri senzienti, senza distinzione di specie.
Che senso avrebbe dare origine ad un nuovo sfruttamento?
La lotta deve essere scevra da compromessi e deve puntare alla risoluzione totale del problema e non dipendere dall'accondiscendenza del nemico.
Cadere nella trappola di chi detiene il Potere , cambiare lo schiavo alla macina, non risolverà il problema della vivisezione, anzi, tenderà a creare un nuovo fronte di guerra , quello tra 'animalisti' e 'umanisti' rafforzando l'ostacolo che ci separa dalla liberazione di tutti gli esseri senzienti. L'unica auspicabile.


(1) Nella versione italiana: “Un giorno ti potrei salvare la vita” .