Il titolo trae in inganno. Trae in
inganno quegli uomini di destra, i cosiddetti “reduci del
reducismo” , l'espressione umana più effimera di un tempo morto e
sepolto alla benemeglio a cui, non è mai stata data degna sepoltura.
Immaginiamo il loro sorriso compiaciuto, a rigonfiar il petto ,
quando i loro occhi si sono posati su questo titolo. No, non ci
rivolgiamo a loro in quanto 'camerati' ma ci rivolgiamo a loro in
quanto cittadini di una Patria alla ricerca disperata dei suoi figli
.
Mentre lasciamo che lo stupore se ne
impossessi , volgiamo ora la nostra parola a coloro i quali,
trovatisi un titolo che
ricorda l' odiato motto mussoliniano , sbarrano gli occhi e ,
increduli, stanno per chiudere questo misero blog.
Fermi. Non lasciate che l'ipocrisia
scolastica intra-sistematica , prenda il sopravvento, riflettete :
non c'è rivoluzione che non punti all'istruzione di ogni classe
sociale e alla sua formazione “militare” . Concetto superiore,che
sfugge alla paternità di qualsiasi idioma politico. Russia,
Italia, Germania, Cina e Cuba ne hanno fatto la loro bandiera. Solo
chi, come Stati uniti e Inghilterra, hanno al potere una cricca di
delinquenti mondialisti, può volere la fine di tale concetto ,
cercando di distruggerlo dall'interno , prima e , in seguito,
attraverso una guerra vigliacca e infame preannunciata da “sanzioni
democratiche”.
La visione globale della Storia non dà
che una risposta : il cittadino perfetto è colui il quale detiene
nella mano sinistra il libro e nell'altra, il moschetto.
Non vi è stata rivoluzione culturale
che non abbia avuto bisogno di essere difesa con le armi .
E quanto è deprecabile la cieca
violenza fine a sé stessa? Così non è se la violenza è un utile
mezzo di riequilibrio sociale , di riassetto .
Alla fine del secondo conflitto
mondiale, la plutocrazia internazionale pensò bene di scindere
questi due elementi fondamentali per noi cittadini.
A sinistra ci siamo trovate le
battaglie sociali appartenute al Fascismo (come ad esempio la lotta
alla mafia, la tutela del lavoratore...) e a destra, il bieco
squadrismo anticomunista. Da un lato il “libro” e dall'altro il
“moschetto”, appunto. Scissi, i due elementi, hanno portato alle
tragiche conseguenze che noi tutti sappiamo e vediamo ancora oggi .
Tocca a noi ricongiungerli e dare vita
ad una nuova azione politica., prorompente e inarrestabile.
In una società dove nani e ballerine
fanno delle loro scorribande notturne notizie da prima pagina, la
protesta deve divenire uragano. Una forza di idee in sinergia e di
cittadini uniti sotto un'unica bandiera , culturalmente preparati ,
può spazzare via il marciume che ci circonda e potremo così
scrivere sul bianco del tricolore, la parola ONORE.