Nel crepitio di quest'epoca si ode la pretesa di taluni di ricordare solo i loro morti. Una pretesa che vedrà prendere forma cementizia a Milano .
Il “Memoriale della Shoa” sorgerà in corrispondenza del Binario 21 della stazione Centrale.
L'ex sindaco uscente , Letizia Moratti ha così commentato la sovvenzione di 500 mila euro da parte di Palazzo Marino :
«Per noi la realizzazione del Memoriale è un impegno che vogliamo mantenere … deve diventare un luogo vivo, di ricordo e di incontro, perché anche i più giovani comprendano le devastanti motivazioni che portarono all'Olocausto» .
Non è altro che l'ennesima falsità della politica . Un cancro che attanaglia il particolare periodo storico nel quale stiamo “soprav”vivendo è proprio lo stupro delle parole. Una violenza psicologica che non può portare altro che dolore e ira nelle menti libere del nostro Paese. Come può un luogo di “parte” divenire punto di incontro?
Il “Memoriale della Shoa” non è altro che l'ennesima irrisione verso chi ha versato il suo Sangue durante il Secondo conflitto mondiale. Ricordare 6 milioni di persone a fronte delle 70 milioni che hanno perso la vita ha del ridicolo. E' azione improba la loro che non vede opposizioni di nessun genere. Se di opposizione non vediamo traccia, al contrario, le sovvenzioni non mancano. In un'era dove il precariato uccide e gli istituti di “debito” dissanguano a cuore battente i cittadini, c'è chi ha agio di agire come gli pare , come meglio crede, certo del sostegno delle amministrazioni “pubbliche” e di un governo a loro chino.
Mentre i lavori al Binario 21 vanno avanti, dal 12 al 23 giugno in piazza Duomo, sarà in scena una manifestazione di promozione di Israele nel mondo , lanciata dal primo ministro Netanyahu, che porta il titolo “Israele che non ti aspetti” .
Nessuna carica istituzionale ha opposto il suo veto , nessun porporato ha tuonato contro l'occupazione di tale piazza. Nessuno.
Tutti in tacito ascolto dinanzi al despota di Sion.